Dreadnoughtus schrani Lacovara et al., 2014

(Da: it.wikipedia.org)
Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812
Classe: Dinosauria Owen, 1841
Ordine: Saurischia Seeley, 1887
Famiglia: Titanosauridae Lydekker, 1885
Genere: Dreadnoughtus Lacovara et al., 2014
Descrizione
Il nome del genere Dreadnoughtus allude alle dimensioni titaniche del corpo dell'animale (che rendeva gli individui adulti sani praticamente inattaccabili e invulnerabili). Il nome prende anche spunto da una tipo di nave da guerra del 20º secolo, chiamato appunto Dreadnought. Dreadnought è un termine inglese che significa "paura di niente". Due navi Dreadnought, l'ARA Rivadavia e l'ARA Moreno, facevano parte della marina argentina, onorando il paese in cui il Dreadnoughtus schrani è stato scoperto. Il nome della specie tipo, schrani, onora l'imprenditore americano Adam Schran per il suo sostegno al progetto. La scoperta del Dreadnoughtus schrani ha permesso di comprendere meglio le dimensioni e l'anatomia dei giganteschi dinosauri titanosauri, soprattutto sull'anatomia degli arti, della cintura scapolare e dell'anca. La maggior parte delle ossa ritrovate erano in buono stato di conservazione; la deformazione era minima soprattutto nelle ossa degli arti, inoltre i luoghi di attaccamento muscolare sono ben visibili. L'olotipo della specie (MPM-PV 1156), è costituito da uno scheletro parziale, che comprende: un frammento di mascella, un dente, una vertebra cervicale posteriore, una costola cervicale, alcune vertebre toraciche e alcune costole, l'osso sacro, 32 vertebre caudali e 18 ossa della coda, che comprendono una sequenza di 17 anteriori, alcune vertebre caudali centrali ritrovate nella loro posizione originale, la cintura scapolare sinistra e gli arti anteriori (ad eccezione di un piede anteriore), entrambe le piastre sternali, tutti gli elementi del bacino, l'arto posteriore sinistro (a cui manca un piede), la tibia, il 1° e il 2° metatarso e un artiglio del primo dito. Il paratipo, (MPM-PV 3546), è costituito da parte del cranio, parzialmente articolato, di un individuo leggermente più giovane i cui resti sono stati scoperti nella stessa posizione dell'olotipo. Esso comprende una vertebra parziale anteriore cervicale, alcune vertebre dorsali e costole, l'osso sacro, sette vertebre caudali, un bacino quasi completo, e il femore sinistro. L'intero animale era lungo ben 26 m, di cui 11,3 m dalla testa alle spalle e 8,7 m per la coda. Alla spalla l'intero animale era alto 6 metri. Solo la scapola, lunga da sola 1,74 metri, è più lunga rispetta a qualsiasi altro titanosauro noto. Persino l'ileo (l'osso superiore del bacino) è più grande di qualsiasi altro precedentemente ritrovato, in quanto misurava ben 1,31 m di lunghezza. Anche l'avambraccio dell'olotipo è più lungo di qualsiasi avambraccio precedentemente misurato in un titanosauride, rimanendo però più corto degli allungati avambracci ritrovati nei brachiosauridi. Solo il Paralititan possedeva un omero più lungo. Sebbene ogni specie avevano una proporzione corporea diversa si pensa che il Dreadnoughtus schrani avesse una corporatura molto massiccia. Usando l'Equazione 1 di Campione and Evans (2012), che permette di calcolare la massa corporea di un animale quadrupede, usando solo la circonferenza dell'omero e del femore, si è stimato che l'olotipo di Dreadnoughtus in vita doveva pesare circa 59,3 tonnellate.
Diffusione
Dinosauro sauropode vissuto nel Cretacico superiore (Campaniano - Maastrichtiano; circa 84-66 milioni di anni fa), i cui resti fossili sono stati ritrovati nella formazione di Cerro Fortaleza, nella Provincia di Santa Cruz, in Argentina.
Bibliografia
–Dreadnoughtus schrani, su Fossilworks.org. URL consultato il 2 luglio 2018.
–Kenneth J. Lacovara, L.M. Ibiricu, M.C. Lamanna, J.C. Poole, E.R. Schroeter, P.V. Ullmann, K.K. Voegele, Z.M. Boles, V.M. Egerton, J.D. Harris, R.D. Martínez e F.E. Novas, A Gigantic, Exceptionally Complete Titanosaurian Sauropod Dinosaur from Southern Patagonia, Argentina, in Scientific Reports, 4 settembre 2014.
–Roger B. J. Benson, Nicolás E. Campione, Matthew T. Carrano, Phillip D. Mannion, Corwin Sullivan, Paul Upchurch e David C. Evans, Correction: Rates of Dinosaur Body Mass Evolution Indicate 170 Million Years of Sustained Ecological Innovation on the Avian Stem Lineage, in PLOS Biology, 2 giugno 2014.
–Nicolás E. Campione e David C. Evans, A universal scaling relationship between body mass and proximal limb bone dimensions in quadrupedal terrestrial tetrapods, in BMC Biology, 10 luglio 2012, p. 15.
–Joshua B. Smith, Matthew C. Lamanna, Kenneth J. Lacovara, Peter Dodson, Jennifer R. Smith, Jason C. Poole, Robert Giegengack e Yousry Attia, A Giant sauropod dinosaur from an Upper Cretaceous mangrove deposit in Egypt, in Science, vol. 292, n. 5522, 2001, pp. 1704-1706.
–Kenneth Chang, Argentine Dinosaur Was an Estimated 130,000 Pounds, and Still Growing, in The New York Times, 4 settembre 2014. URL consultato il 5 settembre 2014.
–Benson RBJ, Campione NE, Carrano MT, Mannion PD, Sullivan C, et al. (2014) Rates of Dinosaur Body Mass Evolution Indicate 170 Million Years of Sustained Ecological Innovation on the Avian Stem Lineage.
–Jeffrey A. Wilson e Matthew T. Carrano, Titanosaurs and the origin of "wide-gauge" trackways: a biomechanical and systematic perspective on sauropod locomotion, in Paleobiology, vol. 25, n. 2, giugno 1999, pp. 252-267.
–J. A. Wilson, An Overview of Titanosaur Evolution and Phylogeny, in III Jornadas Internacionales sobre Paleontología de Dinosaurios y su Entorno, febbraio 2006, pp. 169-190.
–Supermassive Dinosaur Would Have 'Feared Nothing' (MP3), su Science Friday, Public Radio International, Sept 5, 2014. URL consultato il Sept 6, 2014 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2014).
–Christian e Dzemski, Neck posture in sauropods., in Biology of the sauropod dinosaurs: understanding the life of giants, 2011, pp. 251-260.
–Ray Wilhite, Biomechanical Reconstruction of the Appendicular Skeleton in Three North American Jurassic Sauropods, in Louisiana State University Electronic Thesis & Dissertation Collection, 2003.
–Elena Schroeter, Zachary Boles e Kenneth Lacovara, The Histology of a Massive Titanosaur from Argentina and Implications for Maximum Size (PDF), in Journal of Vertebrate Paleontology, Program and Abstracts Supplement, novembre 2011, p. 189.
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Data: 22/06/2015
Emissione: Dinosauri Stato: Guinea |
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Data: 23/10/2017
Emissione: I dinosauri Stato: Central African Republic Nota: Presente nel foglietto |
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Data: 05/12/2017
Emissione: Animali preistorici - Dinosauri Stato: Guinea-Bissau Nota: Presente nel foglietto |
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